IRAN: 'SODOMIA' TRA REATI CHE PORTANO ALLA FORCA

IRAN: 'SODOMIA' TRA REATI CHE PORTANO ALLA FORCA

TEHERAN, 6 DIC
Tra le tante, anche la 'sodomia' e' una delle accuse che in Iran possono comportare la pena di morte, in base alla legge islamica che non risparmia l'omosessualita'. E per questo reato e' stato impiccato Makwan Mulutzadeh.Normalmente, tuttavia, quando vengono emesse sentenze capitali, questo capo d'imputazione e' accompagnato ad altri, per lo piu' violenza carnale. Anche se alcune organizzazioni internazionali per i diritti umani e per i diritti dei gay denunciano queste motivazioni come pretesti.Proprio la sodomia, oltre che non meglio precisati 'atti contro la morale', sono tra i reati di cui sono stati riconosciuti colpevoli alcuni dei 23 uomini impiccati in tre esecuzioni di gruppo l'estate scorsa. Anche se le imputazioni rese note collettivamente - e non per ogni singolo caso - comprendevano anche sequestro di persona, violenza carnale, rapine e 'atti di banditismo'.Nel 2005 sette uomini furono impiccati in tre casi distinti a Gorgan, Kermanshah e Mashhad perche' riconosciuti colpevoli di avere violentato tre ragazzi. A Mashhad furono giustiziati sulla pubblica piazza due ragazzi di 18 e 20 anni. In quell'occasione in Italia l'Arcigay e altre organizzazioni promossero una manifestazione di protesta davanti all'Ambasciata iraniana, affermando che i due erano stati impiccati soltanto perche' omosessuali.Al novembre del 1995, infine, risale la lapidazione, ad Hamadan, di un uomo, Mehdi Baranzadeh, condannato a morte per adulterio e rapporti omosessuali. (ANSA).

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